Friday, February 11, 2011

LA PROVA DELLA 1.6 TDI DP


Seat Ibiza ST
Un’utilitaria con la coda lunga e il bagagliaio grande: si può inquadrare semplicemente così la Seat Ibiza ST, che però ha l’ambizione di essere considerata qualcosa di più. Un modello che ricordi la formula di piccola station sportiva sull’esempio delle Audi Avant, con le dovute proporzioni, in fatto di dimensioni e, soprattutto, di prezzo: la 1.600 turbodiesel da 90 CV in prova si può portare a casa con poco meno di 19.000 euro, optional inclusi.

Com'è fatta. Per tre quarti, la ST riprende il taglio della berlina da cui deriva. Il frontale dinamico, con la tipica impostazione dei modelli Seat di ultima generazione, la fiancata molto slanciata, il tetto che si allunga verso la coda con una linea più tesa, per far posto a una generosa terza luce laterale. La lunghezza è cresciuta di circa 18 cm rispetto all’Ibiza normale. Il posto di guida è sostanzialmente identico a quello della berlina (giudicato positivamente su "Quattroruote" 11/2008): si adatta con minimi aggiustamenti a tutte le corporature. Trovato il giusto assetto, anche la visibilità risulta adeguata. La plancia è sobria, ma non ha uno stile scontato ed è ben ordinata. Qualcosa può essere migliorato nella gestione dell’autoradio e in quello del clima, in particolare risultano un po’ piccoli i tasti per le regolazioni dei flussi e della temperatura, in una plancetta che oltretutto non è ben integrata nella console.

Interni. Del significativo aumento delle dimensioni esterne non hanno tratto beneficio gli occupanti, che dispongono più o meno dello stesso spazio, in particolare chi siede davanti. Sulla panchetta posteriore si è guadagnato qualcosa in più (ma parliamo di una manciata di millimetri) a livello della testa. In realtà, dietro si viaggia molto meglio in due piuttosto che in tre, specie se adulti e, oltretutto, manca la possibilità di far scorrere il sedile posteriore o variarne l’inclinazione verticale. Per fortuna, il volume di carico del bagagliaio è comunque abbondante, in rapporto alle dimensioni, con in più la possibilità di abbattere (anche soltanto parzialmente) lo schienale posteriore.

Prestazioni. Dai test di accelerazione e ripresa sono emersi buoni risultati. Tra le dirette concorrenti, è stata la sola a scendere sotto la soglia dei 12 secondi nello "0-100" e anche in ripresa se l’è cavata egregiamente, nonostante quarta e quinta marcia molto lunghe. Un tipo di rapportatura finalizzato a ridurre i consumi: di media, si fanno infatti i 16 km/litro. Si intuisce subito che l’Ibiza è sincera e gradevole da guidare, molto ben impostata e soprattutto affidabile. Il motore non è mai in affanno e la leva del cambio scorre fluida, senza impuntamenti (in pista è più contrastata) e ha una corsa contenuta. Insomma, pur senza eccellere in nessuno degli aspetti che influenzano la qualità della vita a bordo, l’Ibiza ST si può certamente definire un’auto confortevole. Buono il livello d’insonorizzazione e efficaci le sospensioni, che riescono a limitare persino gli effetti delle gomme ribassate.